Trattamento delle lesioni vascolari

Il trattamento ideale per le lesioni vascolari cutanee è quello in grado di eliminare i vasi ematici ectasici, cioè dilatati, senza determinare un danno irreversibile all’epidermide e al derma. Chirurgia, crioterapia, irradiazione con raggi X, elettrocauterizzazione e chemioterapici sono alcuni dei trattamenti impiegati per queste lesioni. In generale tali trattamenti non hanno dato esiti soddisfacenti o per l’inefficacia o per complicazioni, quali cicatrizzazione detraente, pigmentazione o persino cancerogenesi nelle zone sottoposte a radiazioni ionizzanti.

Diversi laser sono stati impiegati per il trattamento delle lesioni vascolari cutanee con lo scopo di ottenere una selettività progressivamente crescente ed un’attenuazione degli effetti collaterali. I laser a rubino e a neodimio :YAG possono essere selettivi in particolari condizioni. Il CO2 laser coagula per conduzione termica attraverso la cute surriscaldata, pertanto non offre selettività.

Con l’introduzione del laser ad argon si è ottenuto un progresso rilevante nella possibilità rimozione delle lesioni vascolari. Le caratteristiche d’emissione di questo laser di colore blu verde o turchese scuro hanno reso ottimale il suo utilizzo per lesioni di colore complementare al verde, cioè quelle rosse; ossia lesioni vascolari contenenti emoglobina. Con il laser ad argon vengono trattate molte lesioni vascolari con successo e remissione totale o parziale, come anche con il KTP532 nm utilissimo per couperose e teleangiectasie.

Oltre al laser ad argon anche i dye-laser ad emissione continua, pulsata o eccitati da lampade flash nonché il laser a vapori di rame consentono ottimi risultati, a volte superiori, nel trattamento di lesioni vascolari maggiori.

Previa eventuale anestesia, si procede al trattamento con impulsi e potenze idonee. A seguito dell”applicazione si forma una lesione depressa dermoepidermica con un leggero edema. Dopo 2-5 giorni, si forma una crosta che permane per una durata variabile di 7-20 giorni. Alla caduta della crosta, la superficie trattata presenta un colore pallido o comunque più chiaro della cute circostante; tale colorito pallido sarà più acceso dopo un giorno, per schiarirsi nei mesi successivi. Qualora residuassero alcuni esiti, si può procedere a ritrattamento dopo qualche mese. Rispetto alle metodiche tradizionali il grande vantaggio consiste nell”assenza di cicatrice lineare e nel bassissimo rischio di cicatrici atrofiche o ipertrofiche.

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Testimonianze

V.M.

Ho avuto l’indirizzo dello studio e del Dott Fiori da alcune amiche che si erano sottoposte ad un intervento chirurgico, visto che anch’io ero già decisa a sottopormi ad un rimodellamento mi sono affidata a loro. E’ andato tutto bene dall’incontro con il medico,alla spiegazione durante la visita dello svolgimento dell’intervento, del post operatorio che per me era importante perchè ho un lavoro che mi porta fuori Milano frequentemente e per periodi lunghi. E’ stato tutto cme mi venne descritto , sono molto soddisfatta del risultato e della capacità professionale.