Chirurgo plastico Milano - Dott. Federico Fiori Chirurgo Plastico Milano

laserchirurgia

Trattamento delle macchie cutanee

Trattamento delle macchie cutanee Le macchie provocate da accumulo di pigmentimelanici, se rispondono a caratteristiche cliniche ben precise possono essere sottoposte a trattamento mediante laser con risultati ottimali e spesso quasi sempre definitivi. Sono lesioni sempre molto superficiali, situate nella giunzione dermoepidermica o in sede intraepidermica. Per il trattamento delle macchie cutanee si effettua, previa eventuale anestesia, la coagulazione con laser utilizzando gli opportuni parametri di potenza; dopo circa 24-48 ore si formerà una flittena, che in circa 10-15 giorni si trasformerà in un"escara il cui distaccoavverrà in tempo variabile, talora con formazion edi una vera e propria crosta. Trascorso circa un mese si osserverà la riepitelizzazione della lesione. La superficie apparirà dapprima rosa acceso, per schiarirsi successivamente e risultare in una lesione acromica, chiara, che ripigmenterà in alcuni mesi. Nel frattempo bisogna aver cura di non esporre la parte al sole per periodi prolungati. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti


Trattamento delle lesioni cutanee

Trattamento delle lesioni cutanee Il laser è una modalità di trattamento efficace per una serie di patologie cutanee pigmentate e non che vengono classificate oggi come lesioni neoplastiche benigne: nevi dermici, cheratosi seborroica, fibropapillomi, verruche e conditomi. Queste lesioni si estendono entro lo spessore dell'epitelio, senza interessamento della membrana basale. Caratteristiche ed indicazione analogiche hanno le lesioni di tipo preinvasivo, quali cheratosi attiniche e carcinomi intraepiteliali. Per quanto riguarda le lesioni invasive il vantaggio offerto dalla chirurgia tradizionale di un completo controllo istologico della radicalità dell'exeresi non è prescindibile. In condizioni accertate di benignità un criterio di particolare importanza per la definizione delle indicazioni al trattamento della chirurgia laser è rappresentato dalla sede della lesione. In pratica sedi anatomiche di particolare impegno per la chirurgia tradizionale quali la regione nasale, palpebrale, auricolare, del cuoio capelluto, periorale, delle dita, costituiscono motivo d'impiego preferenziale della metodica laser per la semplificazione tecnica e per i risultati estetici più costanti. In queste sedi trovano indicazione specifica al trattamento laser anche casi accuratamente selezionati di carcinomi basocellulari. In anestesia locale il raggio laser può essere utilizzato principalmente in due modi: • per incidere la lesione ai bordi ed asportarla in toto • per vaporizzare il tessuto rimuovendo sottili strati successivi Una terza modalità può essere considerata una combinazione delle due metodiche, ossia la resezione parziale della lesione (parte esofitica) ed il completamento della rimozione mediante laser-vaporizzazione. Il metodo della vaporizzazione semplice si considera idoneo per lesioni sottili e benigne; il raggio laser viene in questi casi impiegato in lieve defocalizzazione, e, per ridurre l"effetto termico in zone particolarmente delicate, può essere emesso in maniera pulsata. Per ottenere la profondità di distruzione desiderata sulla base dello spessore di lesione, il manipolo del laser viene utilizzato come un pennello, asportando degli strati successivi omogenei di tessuto fino alla completa eliminazione della lesione. Il metodo escissionale è indicato per l"asportazione di neoformazioni esofitiche o a base d"impianto peduncolata. In questi casi, dopo aver delimitato con un solco d"incisione i bordi dell"area da asportare, si procede con l"aiuto di una pinza alla resezione della base alla profondità desiderata. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti


Trattamento delle lesioni vascolari

Trattamento delle lesioni vascolari Il trattamento ideale per le lesioni vascolari cutanee è quello in grado di eliminare i vasi ematici ectasici, cioè dilatati, senza determinare un danno irreversibile all'epidermide e al derma. Chirurgia, crioterapia, irradiazione con raggi X, elettrocauterizzazione e chemioterapici sono alcuni dei trattamenti impiegati per queste lesioni. In generale tali trattamenti non hanno dato esiti soddisfacenti o per l'inefficacia o per complicazioni, quali cicatrizzazione detraente, pigmentazione o persino cancerogenesi nelle zone sottoposte a radiazioni ionizzanti. Diversi laser sono stati impiegati per il trattamento delle lesioni vascolari cutanee con lo scopo di ottenere una selettività progressivamente crescente ed un'attenuazione degli effetti collaterali. I laser a rubino e a neodimio :YAG possono essere selettivi in particolari condizioni. Il CO2 laser coagula per conduzione termica attraverso la cute surriscaldata, pertanto non offre selettività. Con l'introduzione del laser ad argon si è ottenuto un progresso rilevante nella possibilità rimozione delle lesioni vascolari. Le caratteristiche d'emissione di questo laser di colore blu verde o turchese scuro hanno reso ottimale il suo utilizzo per lesioni di colore complementare al verde, cioè quelle rosse; ossia lesioni vascolari contenenti emoglobina. Con il laser ad argon vengono trattate molte lesioni vascolari con successo e remissione totale o parziale, come anche con il KTP532 nm utilissimo per couperose e teleangiectasie. Oltre al laser ad argon anche i dye-laser ad emissione continua, pulsata o eccitati da lampade flash nonché il laser a vapori di rame consentono ottimi risultati, a volte superiori, nel trattamento di lesioni vascolari maggiori. Previa eventuale anestesia, si procede al trattamento con impulsi e potenze idonee. A seguito dell"applicazione si forma una lesione depressa dermoepidermica con un leggero edema. Dopo 2-5 giorni, si forma una crosta che permane per una durata variabile di 7-20 giorni. Alla caduta della crosta, la superficie trattata presenta un colore pallido o comunque più chiaro della cute circostante; tale colorito pallido sarà più acceso dopo un giorno, per schiarirsi nei mesi successivi. Qualora residuassero alcuni esiti, si può procedere a ritrattamento dopo qualche mese. Rispetto alle metodiche tradizionali il grande vantaggio consiste nell"assenza di cicatrice lineare e nel bassissimo rischio di cicatrici atrofiche o ipertrofiche. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti


ThermaFractionaLase

ThermaFractionaLase La grande novità nella terapia anti-invecchiamento è costituita dalla recente introduzione dei laser frazionali che si utilizzano per: -la rimozione degli strati superficiali delle cute con miglioramento della texture e della luminosità -lo stimolo della produzione di fibre elastiche e collagene -il trattamento delle rughe fini e sottili -la rimozione delle macchie senili -il trattamento delle cicatrici da acne Ormai da anni i laser sono uno strumento indispensabile anche nella moderna medicina e chirurgia estetica, e vengono utilizzati per molteplici patologie e per correggere i più importanti segni dell’invecchiamento cutaneo, cioè le rughe. Ma non solo, le cicatrici da acne, le lesioni pigmentate, foto e cronoaging a livello di texture e luminosità cutanea, sono tutte condizioni che si giovano di trattamento con tecnologia laser. Lo skin resurfacing laser è tuttora una metodica efficace per queste condizioni, tuttavia gli importanti rischi connessi alla metodica ne hanno limitato la diffusione. Infatti il grande disagio post-trattamento (croste, edema, importante desquamazione, inabilità lavorativa prolungata), il dolore, i rischi di cicatrizzazione e discromia sono un prezzo molto alto. Per questo si sono sviluppate differenti metodiche alternative: luce pulsata, radiofrequenza e altri sistemi non ablativi, che tuttavia non consentono assolutamente risultati paragonabili a quelli delle tecniche di resurfacing ablativo. Negli ultimi 2 anni si sono diffusi laser di nuova concezione, i laser frazionali. Il concetto è abbastanza semplice. In pratica anzichè danneggiare il tessuto in maniera omogenea si pratica un danno frazionalizzato che lascia integri dei ponti di tessuto, i quali innescano un immediato processo di guarigione. In pratica in uno spot di 1 cm viene colpita una percentuale del 20% circa del tessuto bersaglio. Questo concetto minimizza il down time (solo lieve rossore e immediato ritorno alle normali attendente), elimina il dolore, abbatte i rischi di cicatrizzazione e discromia. Dall’introduzione di questa tecnologia si sono già avuti però ulteriori step evolutivi. Il primo laser a concezione frazionale prevedeva un utilizzo abbastanza complesso, ed era (ed è ancora) un laser ad erbium con un vetro interposto sul fascio di luce che ne dimezza (quasi ) la potenza da 2900 a 1540 nanometri (erbium-glass). Questa metodica ha senz’altro stabilito nuovi standard raccogliendo unanime consenso sull’effetto della lunghezza d’onda di 1540 nm. Tali standard vengono tuttavia migliorati dalle macchine più recenti. Oggi possiamo già parlare di un ulteriore step nel campo dei laser frazionali. Si tratta di un laser per il rimodellamento cutaneo che unisce i vantaggi della mini invasività alla grande efficacia del resurfacing. La nuova apparecchiatura si chiama ThermoFractionaLase (TFL), e sfrutta la sinergia di 2 sorgenti laser, una a 1540 nm in grado di provocare sulla cute dei microfoni di 100 micron di diametro, profondi fino a 0.7 mm, che provocano una microcoagulazione con microesfoliazione a livello dell’epidermide, e l’altra da 980 nm, in grado di penetrare più profondamente creando un danno termico profondo e successiva proliferazione tissutale con il reclutamento di fibroblasti e conseguente formazione di fibre collagene ed elastiche. La tecnologia in questo apparecchio è d’avanguardia, e sfrutta ben 2 diodi di cui uno “pumped” a 1540 nm e l’altro, a 980 nm, inserito nello speciale manipolo. Unico nel suo genere, questo laser utilizza per la frazionalizzazione del raggio uno speciale software estremamente complesso che impedisce la dispersione della potenza (come invece accade nella frazionalizzazione con lenti in alcuni apparecchi), ed essendo dotato di un manipolo di piccolissime dimensioni ( non incorpora uno scanner per la frazionalizzazione come altre apparecchiature) consente una precisione impeccabile. Un altro grande vantaggio è la grande potenza disponibile che consente ad un Operatore d’esperienza di modularne con grande efficacia l’utilizzo. Questa nuova apparecchiatura permette quindi, a differenza delle altre metodiche, di modulare potenze, disagio ed efficacia in maniera superselettiva per le varie condizioni cliniche di uno stesso viso: dal refrashing superficiale al trattamento piu" aggressivo anche di una singola ruga o della singola piccola lesione pigmentata. Grandi benefici sul collo, dove il piccolo manipolo consente di seguire precisamente le rughe circonfereziali (3 mm di spot) con potenza maggiore rispetto al resto della regione cervicale. L"associazione, unica e assolutamente esclusiva, di 2 lunghezze d"onda amplia ulteriormente il range di possibilita" di utilizzo. Infatti la lunghezza d"onda di 980 nm, nota per il grande effetto sulla proliferazione di neotessuto collagene ed elastico, vede potenziata la sua azione in quanto l"ostacolo dato dalla cute viene rimosso dalla lunghezza d"onda di 1540 nm, consentendo al raggio di arrivare alla corretta profondita" con minima dispersione di energia. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti


Applicazioni in medicina

Applicazioni in medicina Ad oltre 25 anni dalla sua scoperta , il laser si è diffuso in moltissimi settori della scienza e della tecnica nonché della medicina. In particolare,nel settore medico, un contributo significativo è quello relativo a trattamenti chirurgici, terapeutici e diagnostici. Uno dei primi e principali campi di applicazione del laser è stata la chirurgia oftalmica, in particolare per il trattamento delle patologie retiniche. La chirurgia generale, con il laser CO2 è stato uno dei settori più studiati fin dall'inizio; il laser offre il vantaggio di incidere i tessuti con minimo sanguinamento, per la capacità di coagulare i vasi di piccolo calibro. Attualmente una delle applicazioni più importanti ed utili del laser riguarda le applicazioni in connessione con strumenti endoscopici o microscopi operatori, con i quali le caratteristiche di precisione d'intervento consentite dal laser vengono esaltate e sfruttate appieno.Pertanto si utilizza in Ginecologia in associazione con colposcopio per lesioni dell'utero; in Gastroenterologia, in associazione ad endoscopi a fibre ottiche, per lesioni del tratto gastrointestinale quali emorragie, ulcere, asportazione di polipi, emorroidectomie e altro; in Urologia per il trattamento di papillomi e neoplasie con tecniche endoscopiche. La precisione d'intervento, l'assenza d'azione meccanica, l'ottima azione emostatica, la capacità di vaporizzare i tessuti e di incidere in profondità hanno determinato anche importanti applicazioni neurochirurgiche per interventi su tumori e angiomi celebrali. In parallelo alle applicazioni chirurgiche, si sono sviluppati anche interessanti utilizzi in campo medico, in particolare per la terapia del dolore di varia natura, specie per ciò che riguarda l'apparato locomotore. Mentre tali tecniche sono ormai consolidate e diffuse, un nuovo settore di applicazione del laser è nell'angioplastica, con funzione sia diagnostica che terapeutica; allo studio con buoni risultati è l'utilizzo per rimuovere placche arteriosclerotiche nei vasi ed in particolare nelle coronarie. Oltre ai settori succitati, il laser è particolarmente efficace in chirurgia dermatologica per patologie di vario tipo quali lesioni vascolari, lesioni pigmentate, ulcere da decubito e ustioni, infezioni superficiali, acne, lesioni neoplastiche. Applicazioni su cute e derma. Alcuni tipi di laser emettono un tipo di luce che viene assorbita elettivamente dall"acqua. Sono i laser ad infrarossi (CO2) che provocano carbonizzazione o sublimazione dei tessuti, con una lesione superficiale che può essere approfondita con il proseguimento dell"applicazione. In pratica il laser CO2 consente un"elevata selettività e precisione con assente o scarsa emorragia. Altri tipi di laser emettono una radiazione che viene assorbita selettivamente dalle sostanze pigmentate presenti nella pelle; sono i laser ad argon, dye, kripton, neodimio:YAG. Questi strumenti determinano coagulazione, che consente di lasciare indenne il tessuto sovrastante distruggendo selettivamente quello eletto; peraltro si ha sempre una degenerazione per anossia del tessuto sovrastante. In particolare il laser ad argon viene utilizzato per coagulare tessuti contenenti elevate quantità di melanina ed emoglobina, provocando lesioni dirette fino a circa 1,5 mm di profondità o lesioni indirette fino a 5-6 mm. Il dye-laser ha applicazioni simili, offrendo in più la possibilità di un lieve approfondimento della lesione a seconda della dose impiegata. Il neodimio: YAG laser ha applicazioni più vaste con lo svantaggio di determinare una lesione profonda tale da indurre cicatrice. Ovviamente il tipo di lesione varia a seconda dei parametri d"energia impiegati e del tempo di applicazione, nonché del tipo di pelle. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti


Skin resurfacing

Skin Resurfacing MiXtòsx è il laser co2 frazionato più diffuso a livello internazionele ed efficace per lo SkinResurfacing. Il trattamento delle rughe del volto, del rinnovamento della cute del volto, del ringiovanimento dei tessuti è un argomento cardine della medicina estetica e della Laserterapia. Da sempre il Laser è considerato per le sue proprietà uno strumento utile per raggiungere questi obiettivi. Come centro test Laser abbiamo utilizzato nel tempo le apparecchiature più moderne, ed abbiamo eseguito innumerevoli Skin-Resurfacing con Laser Co2 tradizionali, Erbium, CO2/Erbium. A fronte degli ottimi risultati il problema delle possibili complicanze descritte in letteratura -cui per fortuna non siamo mai significativamente incorsi- ha limitato fortemente l’utilizzo di questa tecnica. Infatti se comunque 1) Cicatrici 2) Discromie (differenze di colore) sono problematiche rare e di difficile soluzione, il disagio post-trattamento o -downtime- in termini sociali e di assenza dal lavoro è un fatto che spesso induceva i pazienti a soprassedere dal trattamento. Queste complicanze sono state eliminate con l’avvento dei Laser di ultima generazione, e cioè i Laser frazionali. Con questi laser il raggio non viene trasmesso al tessuto in maniera omogenea, ma viene scisso in più parti. Avviene che tanti piccolissimi raggi colpiscono l’area da trattare lasciando del tessuto sano tra un raggio e l’altro. Tali raggi sono molto vicini, e questo fenomeno è pressochè invisibile all’occhio umano. Di fatto con questa metodica il processo di guarigione inizia immediatamente dai ponti di tessuto sano, è molto più veloce, impedisce il verificarsi di cicatrici e discromie. A fronte di questi enormi vantaggi l’unico elemento da comprendere è che la procedura potrebbe essere in step successivi per ottenere risultati ottimali, in quanto è intuitivo che, colpendo solo parte del tessuto, per raggiungere i risultati migliori in alcuni casi è utileil trattamento. Ma ovviamente si valuta caso per caso. MiXtò è un Laser assolutamente affidabile, con una modalità di emissione del raggio proprietaria. Tale modalità di impulso statisticamente consente migliori risultati con minore discomfort con 1 solo trattamento di MiXtò piuttosto che con 3 sedute della maggior parte degli altri laser analoghi. Io lo utilizzo per lo Skin-Resurfaging, per il trattamento di cicatrici da acne, pigmentazioni di vario tipo, irregolarità cutanee come pori dilatati. Il contatto del raggio con l’epidermide genera vaporizzazione della cute ed avvia il rimodellamento cutaneo stimolando la produzione di neocollagene da parte dei fibroblasti. Nella maggior parte dei casi utilizziamo un’anestesia topica. In altri casi, come cicatrici profonde da acne, utilizziamo una blanda sedazione. Chiaramente il disagio post-trattamento dipende dal tipo di potenze e dai tempi di esposizione che utilizzeremo, e che a loro volta dipendono da ciò che andremo a trattare. Diverse le potenze per un banale rinnovamento cutaneo da quelle necessarie per gli esiti di acne. La comparsa di rossore e blanda flogosi che scompariranno per la maggior parte dopo 24 ore sono il dato più comune. In caso di trattamenti più aggressivi dobbiamo aspettarci qualche giorno di eritema e lieve gonfiore, con desquamazione della cute e sensazione di “tensione” della pelle rinnovata, che verrà trattata con preparati topici. I risultati saranno visibili precocemente, ma il miglioramento sarà possibile fino a 6 mesi, tempo biologico di rinnovamento del collagene. Questo laser permette risultati incredibili sul viso e sul collo, ma a seconda del tipo di lesioni è utile anche per il resto del corpo. Ovviamente MiXtò è anche un Laser chirurgico, che in modalità non frazionata consente qualsiasi tipo di incisione con grande precisione. addominoplastica Pre/Post Testimonianze   Altri trattamenti


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