Chirurgia della linea
Gluteoplastica
Gluteoplastica La gluteoplastica e' l'intervento di rimodellamento della regione glutea. L’intervento prevede il posizionamento di una protesi al fine di armonizzare la linea del gluteo, aumentandone il volume. L’intervento prevede un’ incisione di circa 5 cm nel solco intergluteo; si attuano poi la preparazione della tasca intramuscolare e il posizionamento di una protesi dedicata. Il risultato estetico è buono, l’intervento però non è molto diffuso causa un postoperatorio un po’ delicato (non ci si può sedere per qualche giorno se non sopra a dei cuscini) e l’incidenza relativamente alta di complicanze (asimmetrie e dislocamenti). Dopo l’intervento non è più possibile eseguire iniezioni intramuscolari nel gluteo causa possibile rischio di danneggiamento alla protesi.Onestamente non amo molto questo intervento, anche perché esistono materiali iniettabili che sostituiscono la protesi, con inconvenienti e rischi infinitamente inferiori.L’asimmetria e il dislocamento delle protesi sono le più comuni. Infezione ed ematoma sono meno frequenti, descritte in letteratura anche lesioni vascolari importanti seppur rarissime. Non è una complicanza ma ricordo che con protesi glutee non è più possibile sottoporsi ad iniezioni intramuscolo in questa sede. GLUTEOPLASTICA IN POCHI PASSI Incisione: interglutea Durata: 100 min Anestesia: locale + sedazione Degenza: ambulatoriale / 1 gg Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Addominoplastica
Addominoplastica Se avete perso molto peso ed avete un eccesso di cute residuo nella regione sottombelicale l'intervento chirurgico che potete prendere in considerazione e' l'addominoplastica. Con questa procedura si elimina l'eccesso di cute e l’eventuale grasso ottenendo un risultato eclatante , la pancia diventa piatta . Ma c'è' un prezzo da pagare che bisogna conoscere, accettare e metabolizzare, e cioe' la cicatrice a livello sovrapubico, estesa come fosse un taglio cesareo nella donna, ma piu' lungo su entrambi i lati. Questa cicatrice e' permanente. Meno visibile la cicatrice intorno all'ombelico che in caso di cattiva cicatrizzazione si puo ' mascherare con un tatuaggio. Se accettate questa condizione l'intervento vi farà cambiare davvero in maniera radicale. L’intervento ha solitamente un risultato molto buono. La modalità operativa prevede: - l"eventuale lipoaspirazione quando necessaria - l"incisione secondo un disegno preoperatorio simile a quello dell"immagine precedente ma ovviamente personalizzato - lo scollamento del lembo in modo progressivo sino all’ombelico - l"incisione intorno al l"ombelico - il completamento dello scollamento sino alla regione epigastrica. Prima della rimozione dell"eccesso di lembo dermoepidermico si procede frequentemente a plicatura dei muscoli retti con correzione delle eventuali diastasi, cioè dell’allargamento o cedimento della parte centrale della fascia. Questo al fine di “restringere “ la circonferenza dell’addome, oltreche’ di correggere eventuali lassità. Infine si asportano cute e sottocute in eccesso suturando con grande attenzione. Si posizionano normalmente 2 drenaggi che vengono rimossi nei giorni successivi. La medicazione prevede una guaina che come in ogni intervento forniamo noi, e che va mantenuta giorno e notte per un tempo variabile. La rimozione punti avviene in 10-14a giornata, e si consiglia di sospendere l’attività fisica riguardante il tronco per 30 giorni almeno. Chiaramente questo riassunto della tecnica e" una semplificazione ma non si discosta assolutamente da quello che in pratica facciamo. Si prega il Paziente di dormire con le gambe semi flesse, magari con un cuscino sotto le ginocchia , per qualche giorno in modo da ridurre la tensione sulla cicatrice.Non è un intervento gravato da grosse complicanze. L"ematoma, come per tutti gli interventi in cui si esegue uno scollamento, e i difetti di cicatrizzazione sono i più comuni ma il disagio che possono provocare viene sempre compensato da un grande risultato finale. Qualora la lassità dei tessuti sia limitata alla sola regione sottombelicale l’intervento si indica come Miniaddominoplastica, è molto meno invasivo perché lo scollamento non supera l’ombelico, e ovviamente non prevede l’incisione periombelicale. Anche il decorso postoperatorio è meno impegnativo e la ripresa della vita sociale pressoché immediata. L'ADDOMINOPLASTICA IN POCHI PASSI Incisione: sovrapubica e periombelicale Durata: 150 min Anestesia: locale + sedazione Degenza: ambulatoriale/1 gg Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Lift di braccia
Lift di braccia Il cedimento del tessuto a livello della regione tricipitale è spesso un problema molto sentito , soprattutto dalle donne. Tale rilassamento può essere dovuto o ad un importante calo ponderale o al fisiologico processo di invecchiamento, che esitano in un lembo dermoepidermico esteticamente mal tollerato. Il Lift di braccia è l’intervento indicato per rimuovere l’eccesso di cute e derma a livello della regione tricipitale, mentre un eccesso di tessuto adiposo nella regione tricipitale SENZA ECCESSO CUTANEO viene trattato con una semplice lipoaspirazione della regione, che consente una rimozione dell’eccesso adiposo ed una buona retrazione cutanea. Questo tipo di intervento consente sempre un buon risultato estetico con un rimodellamento dell’area ottimale. Tuttavia va compreso come tale buon risultato comporti la presenza di una cicatrice permanente a livello della regione ascellare-tricipitale. Questa cicatrice sarà eventualmente migliorabile, mascherabile, ma non rimovibile. (foto) La valutazione preoperatoria prevede una misurazione ed un disegno accurato per una programmazione perfetta dell’area da rimuovere. In Sedazione o in semplice Anestesia locale si procede ad incisione e ad asportazione del lembo dermoepidermico. Dopo un’accurata emostasi si sutura accuratamente e si pone un’apposita guaina al fine di evitare ematomi e di favorire l’accollamento dei tessuti in posiziona corretta.Come per ogni intervento la prima medicazione avviene dopo 24 ore, mentre i punti verranno rimossi dopo circa 10 giorni. Consiglio la sospensione dell’attività fisica inerente gli arti superiori per 30 ggQuesto intervento non è gravato da particolari complicanze se non quelle comuni a qualsiasi procedura che preveda l’utilizzo del bisturi, e cioè ematoma, infezione, cicatrizzazione anomala. Tuttavia voglio ricordare la cicatrice permanente –che non è una complicanza ma una condizione inevitabile- come elemento significativo da comprendere e valutare bene prima di affrontare questo tipo di procedura. Come in altri casi del genere, se si accetta la cicatrice il risultato sarà perfetto. IL LIFT DI BRACCIA IN POCHI PASSI Incisione: ascellare e tricipitale Durata: 30-60 min Anestesia: locale o sedazione Degenza: ambulatoriale Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Lift di coscia
Lift di coscia Il lift delle cosce è l’intervento che serve a rimuovere la cute e il derma in eccesso a livello della radice del’arto inferiore. In realtà quest’area è molto complessa e ritengo utile fare chiarezza per chi legge in quanto non sempre il problema che crediamo di avere a questo livello richiede un intervento di lift. In questa regione possiamo avere alcune condizioni, che a volte si sovrappongono: 1) un interno coscia sede di adiposità localizzata 2) un interno coscia con cedimento della cute e del derma (lieve o moderato) 3) la sovrapposizione di queste 2 condizioni Queste situazioni sono molto differenti, ed il percorso di cura cambia radicalmente. - Per l’adiposità localizzata non è utile l’intervento di lift di coscia, ma trovano la migliore indicazione la lipoaspirazione multi planare (link) o i trattamenti di tipo medico dimagranti e rassodanti (Mylipolaser, Zerona, Starvac, Acthibody (link)) -Il cedimento dermoepidermico può essere molto lieve o molto marcato, come in foto, ovviamente con tutti i gradi intermedi. In questo caso durante la visita si valuta la strategia opportuna che può prevedere: - in caso di cedimenti lievi tecniche mininvasive quali il Thermaliftilase (link) - in caso di cedimenti marcati, dovuti a forti cali ponderali a condizioni particolari o anche al semplice invecchiamento, il vero e proprio lift di coscia. - in caso di sovrapposizione si utilizzano tecniche miste, quali lipoaspirazione+ift di coscia, oppure tecniche mediche e Thermaliftilase, che vanno studiate e programmate personalizzando il percorso di cura più adatto per ogni paziente. Vi ricordo che è molto più difficile -in questa zona come in tutte le altre- trattare il cedimento dei tessuti che non rimuovere il grasso in eccesso. Per valutare l’ eccesso di tessuto da rimuovere si posiziona il Paziente in piedi , con le gambe leggermente divaricate, e si trazione verso l’alto il lembo, in modo che anche il paziente stesso si renda conto di quanto si può ottenere e di quanto sarebbe eccessivo pretendere.Si disegna la linea d’incisione superiore che corre lungo l’inguine e si porta posteriormente nella regione glutea. La posizione del paziente sul lettino operatorio è a gambe flesse e divaricate.Si incide la cute lungo la linea precedentemente definita fino al piano delle fasce muscolari, per poi procedere verso il basso scollando. Si traziona così il lembo ottenuto e si asporta in blocco la quantità di tessuto in eccesso. Si esegue infine la sutura dei margini della ferita. Il posizionamento di un drenaggio è raramente necessario.La medicazione è di tipo compressivo e va sostituita quotidianamente poiché la zona di sutura è localizzata in prossimità di aree di contaminazione batterica. Sin dal primo giorno di degenza e per la durata di due settimane al paziente viene consigliato di indossare una guaina elasticizzata che interessa la parte sopra il ginocchio e tutto l’addome, fornita da noi. Le cicatrici sono localizzate nella “piega inguino-crurale” ossia nella parte più bassa della piega inguinale, esattamente ai lati del pube, e posteriormente risalgono lungo la parte mediana della piega glutea. Fondamentale comprendere che la cicatrice è permanente. Il grande risultato estetico di questo intervento deve essere messo sulla bilancia con una cicatrice che in qualche caso sarà visibile per alcuni tratti.Infatti se anteriormente può essere mascherata anche da uno slip molto sottile, posteriormente, a seconda delle necessità chirurgiche, i margini possono risultare visibili.Per questo esorto i miei Pazienti a valutare bene il disagio provocato loro dalle condizioni dell’interno coscia, in quanto non vorrei assolutamente che venisse peggiorato dalla presenza della cicatrice nonostante la scomparsa del lembo cutaneo in eccesso. Solitamente una volta metabolizzata la presenza della cicatrice tutti sono assolutamente soddisfatti del risultatoQuesto intervento non presenta frequenti complicanze. Il gonfiore viene ben contrastato dalla guaina, l’ematoma è raro. La complicanza più frequente è l’allargamento della cicatrice, che essendo in pratica attaccata ad un punto fisso come la piega inguinale può tendere a cedere di qualche millimetro. Ritardi di cicatrizzazione dovuti alla trazione con minime aree di ischemia sono eventi possibili e possono richiedere delle medicazioni per un tempo variabile, ma non recano ne postumi ne problematiche temporanee particolari. IL LIFT DI COSCIA IN POCHI PASSI Incisione: piega inguinale Durata: 70 min Anestesia: locale + sedazione Degenza: ambulatoriale Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Miniaddominoplastica
Miniaddominoplastica Se avete perso molto peso ed avete un eccesso di cute residuo nella regione sottombelicale l'intervento chirurgico che potete prendere in considerazione e' l'addominoplastica. (foto) Con questa procedura si elimina l'eccesso di cute e l’eventuale grasso ottenendo un risultato eclatante , la pancia diventa piatta . Ma c'è' un prezzo da pagare che bisogna conoscere, accettare e metabolizzare, e cioe' la cicatrice a livello sovrapubico, estesa come fosse un taglio cesareo nella donna, ma piu' lungo , come in questa immagine. (foto) Questa cicatrice e' permanente. Meno visibile la cicatrice intorno all'ombelico che in caso di cattiva cicatrizzazione si puo ' mascherare con un tatuaggio. Se accettate questa condizione l'intervento vi farà cambiare davvero in maniera radicale. Se invece la lassità dei tessuti è limitata alla sola regione sottombelicale l’intervento si indica come Miniaddominoplastica, molto meno invasivo dell'addominoplastica perché lo scollamento non supera l’ombelico, e ovviamente non prevede l’incisione periombelicale. Anche il decorso postoperatorio è meno impegnativo e la ripresa della vita sociale pressoché immediata. L’intervento ha solitamente un risultato molto buono. La modalità operativa prevede:- l”eventuale lipoaspirazione quando necessaria- l”incisione secondo un disegno preoperatorio simile a quello dell”immagine precedente ma ovviamente personalizzato- lo scollamento del lembo in modo progressivo sino all’ombelico- il completamento dello scollamento sino alla regione epigastrica.Prima della rimozione dell”eccesso di lembo dermoepidermico si procede frequentemente a plicatura dei muscoli retti con correzione delle eventuali diastasi, cioè dell’allargamento o cedimento della parte centrale della fascia. Questo al fine di “restringere “ la circonferenza dell’addome, oltreche’ di correggere eventuali lassità.Infine si asportano cute e sottocute in eccesso suturando con grande attenzione. Si posizionano normalmente 2 drenaggi che vengono rimossi nei giorni successivi.La medicazione prevede una guaina che come in ogni intervento forniamo noi, e che va mantenuta giorno e notte per un tempo variabile.La rimozione punti avviene in 10-14a giornata, e si consiglia di sospendere l’attività fisica riguardante il tronco per 30 giorni almeno.Chiaramente questo riassunto della tecnica e” una semplificazione ma non si discosta assolutamente da quello che in pratica facciamo.Si prega il Paziente di dormire con le gambe semi flesse, magari con un cuscino sotto le ginocchia, per qualche giorno in modo da ridurre la tensione sulla cicatrice.Non è un intervento gravato da grosse complicanze. L”ematoma come per tutti gli interventi in cui si esegue uno scollamento, e i difetti di cicatrizzazione sono i più comuni ma il disagio che possono provocare viene sempre compensato da un grande risultato finale. MINIADDOMINOPLASTICA IN POCHI PASSI Incisione: sovrapubica Durata: 150 min Anestesia: locale + sedazione Degenza: ambulatoriale/1gg Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Thermaliftilase
Thermaliftilase Il cedimento cutaneo in varie aree del corpo rappresenta il più evidente segno morfologico d’invecchiamento. Trattare questo sintomo del passare del tempo è molto difficile, in certe aree del corpo impossibile. E dove è possibile agire possiamo considerare che la cute ptosica, cioè che è “scesa” in senso gravitario, o si toglie (per esempio nei vari lifting – volto, coscia , braccia, addominoplastica) o si riempie (per esempio la mastoplastica additiva nelle donne che hanno allattato e presentano un seno svuotato). Tutti gli altri sistemi che promettono la retrazione cutanea in realtà hanno dato e danno risultati inferiori alle aspettative. Infatti il rimodellamento delle fibre collagene indotto dalle varie apparecchiature che utilizzano il calore per via transcutanea (radiofrequenze, led, infrarossi etc) non è sufficiente –quando anche avvenga, e non sempre è vero – a determinare una retrazione cutanea visibile ed esteticamente soddisfacente. Ottenere una buona retrazione tuttavia si può, utilizzando una procedura minimanemte invasiva, eseguibile in pochi minuti in anestesia locale, rientrando successivamente alle proprie attendenze. Il ThermaLiftiLase si esegue utilizzando una piccolissima cannula di 2 mm di diametro, all’interno della quale scorre una fibra laser 1540. La cannula percorre con microtunnel incrociati l"ipoderma dell’area da trattare, mentre la luce laser viene ad agire sui piani più superficiali.L’azione è duplice: pensiamo ad una cicatrice cutanea, che all’inizio è spessa e rigida, ma col passare del tempo si retrae, si appiana e si ammorbidisce. Lo stesso avviene a livello del rimodellamento indotto dall’azione meccanica della micro cannula. L’area di scollamento tra piano superficiale e profondo crea, durante il processo di guarigione, una retrazione dei piani superficiali proprio come avviene per una cicatrice della pelle. In più l’azione della luce laser va a stimolare un’ulteriore thigtening delle fibre che si somma a quello indotto dall’azione meccanica.Al termine della procedura l’unica precauzione consiste in una medicazione compressiva o in una guaina contentiva da portare alcuni giorni. Le microcicatrici di 2 mm scompariranno presto.Con tale procedura possiamo intervenire in alcune aree di cedimento cutaneo quali addome, fianchi, interno coscia, regione tricipitale, area sottomentoniera, angolo mandibolare ed altre.I risultati sono di norma molto buoni, e dipendono dalla capacità di retrazione cutanea. Ovviamente non possiamo aspettarci gli effetti della chirurgia di resezione cutanea. Non possiamo agire ovviamente sul seno. Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti
Lipoaspirazione multiplanare e varianti
Lipoaspirazione multiplanare e varianti L'ideale estetico femminile ai giorni nostri è quello di avere e mantenere un corpo snello e atletico, quale espressione di salute fisica e mentale. Esaurite le possibilità della terapia medica ciò che residua ,il più delle volte, non è l' eccesso di peso ma la presenza di piccole o medie zone in cui l' adiposità si accumula "resistendo" ai trattamenti locali e alla dieta; questo accade soprattutto sotto la vita, a livello dell' addome, nei fianchi e nelle cosce, ma talvolta anche al dorso, alle ginocchia, ai polpacci. Naturalmente non tutti hanno depositi localizzati di tessuto adiposo; tenendo presente che la lipoaspirazione è indicata soltanto per il trattamento di questi ultimi è utile differenziare sempre un vero accumulo localizzato da un semplice sovrappeso. La lipoaspirazione non è infatti un trattamento dimagrante. In genere i pazienti prima di sottoporsi alla lipoaspirazione hanno già affrontato diversi trattamenti dimagranti, e conoscono bene la aree in cui il grasso persiste. Un vero deposito localizzato è resistente ai normali trattamenti dimagranti,ma è ovvio che diete molto severe arrivano ad influire anche a questo livello; tuttavia una dieta dimagrante non deve arrivare a questi eccessi quindi è corretto affermare che il grasso localizzato resiste ad un dimagramento armonioso. Pertanto una normale dieta permette di liberarsi dei chili in più ovunque eccetto che in determinate sedi , e ciò accentua ulteriormente l' irregolarità della silhouette. Secondo i calcoli statistici per eliminare 1 chilo nella regione pelvica se ne devono perdere complessivamente almeno 6. Le conseguenze di un tale dimagramento saranno: guance cadute e seno svuotato, mentre l' aspetto generale sarà scarno al di sopra della vita e pressoché uguale al di sotto. Tale situazione avvia di frequente il circolo vizioso che conduce all'obesità; infatti la delusione per il mancato risultato induce nei pazienti un ulteriore motivo di frustrazione che provoca nuovo ricorso al cibo. Inoltre, poiché le adiposità localizzate sono avide di glucosio almeno per il doppio rispetto agli altri tessuti (cioè nelle suddette zone si ingrassa prima), i chili recuperati diventano subito evidenti nelle regioni sbagliate. Oggi la lipoaspirazione multiplanare è un metodo affidabile e sicuro per il trattamento delle adiposità localizzate. Fin dall’introduzione della lipoaspirazione per il trattamento delle adiposità localizzate i nostri studi sulla cellulite e sul tessuto adiposo ci suggerivano che il risultato migliore possibile si sarebbe potuto ottenere solo con una distruzione dei setti fibrosi neoformati superficiali che uniscono il derma all’ ipoderma. La tecnica classica di lipoaspirazione non prevede né lo scollamento né l’ aspirazione superficiale, in quanto solo l’ aspirazione del grasso profondo evita in teoria la formazione di difetti cutanei visibili. Tuttavia, forti della nostra esperienza, nonostante per molti anni la nostra tecnica sia stata considerata sbagliata e pericolosa, abbiamo proposto fin dal 1988 la lipoaspirazione multiplanare, che pratichiamo ancora oggi, avendone progressivamente sviluppato e perfezionato la tecnica, con risultati ottimali. Solo che oggi la lipoaspirazione multiplanare , che altri iniziano a praticare, viene considerata una evoluzione innovativa della tecnica classica mentre noi la pratichiamo da quasi 20 anni. La diffusione di questa tecnica di lipoaspirazione è un bene per tutti in quanto, se la metodica è correttamente utilizzata e prevede guaina e massaggi che sono parte integrante dell’intervento, consente risultati assolutamente migliori, specialmente in Pazienti con aree di cellulite avanzata e pelle a “buccia d’arancia” . Eseguiamo la quasi totalità degli interventi in anestesia locale con eventuale sedazione a seconda del’’ampiezza della zona da trattare. E’ indubbio che la mobilizzazione immediata della (o del) paziente consente una migliore esecuzione dell’intervento con un’immediata valutazione del risultato in corso e a fine d’opera. Liposuzione: un po’ di storia Le basi tecniche della moderna lipoaspirazione trovano origine nella metodica messa a punto da un americano di origine ungherese, il Dottor George Fisher. Questi, insieme al fratello Arpard, presentò nel 1977 in Messico una tecnica per la rimozione del grasso della “Culotte de Cheval”che prevedeva un'incisione cutanea a livello dell'accumulo adiposo, lo scollamento dei tessuti, la rottura del tessuto adiposo e la sua aspirazione. Il Dottor Yves Gerard Illouz, vero ideatore della tecnica di lipoaspirazione con cannule smusse, pur considerando concettualmente valido il metodo dell'aspirazione del grasso proposto dai Fischer ritenne a ragione che le complicazioni dovute allo scollamento e alla sezione dei vasi potessero essere evitate facendo dei tunnel nel tessuto adiposo con uno strumento a punta smussa che potesse passare tra i vasi sanguigni e linfatici senza danneggiarli. Il problema da risolvere restava quello dell'eccesso di cute, la cui soluzione andava ricercata nel processo stesso di cicatrizzazione del tessuto sottocutaneo. Infatti nei tunnel formati dalla cannula si deposita rapidamente del tessuto fibroso che determina una reazione cicatriziale con retrazione cutanea superficiale; in pratica la neocicatrice profonda spiana anche il piano superficiale, cioè la cute. Messi a punto i dettagli tecnici non restava che provare. Il primo caso fu quello di un lipoma del dorso di una giovane donna, che poteva essere trattato senza rischi. Per questo intervento , pur andato a buon fine, Illouz utilizzò una cannula di Karman, un tipo di strumento ben noto ai Ginecologi ancora troppo traumatico per i tessuti, e pertanto riscontrò un certo sanguinamento seppur controllabile. Il secondo caso fu un lipoma del braccio, trattato con una cannula più smussa e con l'idrotomia, cioè con l'infiltrazione preoperatorioa della parte con soluzione fisiologica ipotonica. Questa soluzione sembrava penetrare nelle cellule favorendone la rottura e l'aspirazione da parte della cannula. Dopo aver trattato una serie di lipomi, il Dottor Illouz eseguì il primo intervento sulle cosce, e , visti gli ottimi risultati, decise di trattare anche altre zone del corpo quali ginocchia, addome, caviglie, mento ecc. Nel frattempo la tecnica si perfezionava, le cannule smusse assumevano dimensioni e forme varie a seconda delle zone da trattare, il bendaggio postoperatorio e i massaggi accorciavano i tempi di guarigione. Illouz presentò la sua tecnica nel 1978. Nel 1983 aveva eseguito circa 6000 interventi su 2000 pazienti con scarse complicanze e ottimi risultati. Successivamente la lipoaspirazione si è affermata in tutto il mondo ed è oggi l'intervento di scelta per le adiposità localizzate. La tecnica di lipoaspirazione si avvale di strumenti chiamati "cannule di aspirazione", collegate mediante un tubo a vere e proprie pompe di aspirazione. Naturalmente, col passare del tempo la metodica si è andata affinando, e lo strumentario si è evoluto. Si sono utilizzate inizialmente cannule a lama tagliente,che tuttavia determinavano un" alta incidenza di complicanze quali ematomi, sieromi e linforree. Negli anni abbiamo utilizzato apparecchi per lipoaspirazione di vario tipo, ultrasuoni, calore, laser, onde vibrazionali, e dopo un’attenta valutazione dei risultati riteniamo che il sistema migliore che consente un controllo ottimale della procedura e minimizzi la possibilità di complicanze sia la cannula smussa sottile. Attualmente utilizziamo cannule a punta smussa, di diametro sottile (max 4 mm) con apertura a margini arrotondati; con questa tecnica non si danneggiano vene, arterie e nervi; il controllo sull’aspirazione è ottimale, l"incidenza delle complicanze è realmente minima. Dopo aver delimitato graficamente le aree da trattare si procede alla documentazione fotografica della regione, che consentirà nel futuro una attendibile base per la valutazione dei risultati. Dopo infiltrazione abbondante con soluzione ipotonica, molto importante, si comincia l" intervento vero e proprio con delle piccole incisioni (0.3 - 0.4 cm ) ,una o due, poste in zone tali da risultare in seguito pressoché invisibili; da queste piccole incisioni viene introdotta con movimento di va e vieni la cannula di aspirazione, che crea così dei veri e propri tunnel, eseguiti secondo modalità definite, nel tessuto adiposo; a causa dell"azione meccanica della cannula il grasso in pratica si "rompe" e viene risucchiato all" esterno grazie alla pompa di aspirazione. In seguito la reazione cicatriziale, favorita nella sua azione dalla guaina compressiva, determinerà la perfetta retrazione del tessuto cutaneo sovrastante. La prima parte dell’intervento prevede la lipoaspirazione con tecnica classica sul tessuto adiposo profondo. Lentamente poi superficializziamo i tunnel, sempre con tecnica criss-cross, al fine di ottenere una retrazione ottimale. Ove necessario si pratica infine un’aspirazione superficiale, procedendo quindi ad uno scollamento cutaneo molto ampio, più ampio della zona sottoposta ad aspirazione, con rottura accurata di tutti i setti fibrosi. Solo questo consente una ottimale retrazione della cute , che in certi casi è un obiettivo importante tanto quanto la riduzione del tessuto adiposo. La guaina che tutti prescriviamo nel postoperatorio viene mantenuta molto a lungo, e dalla 6a-7a giornata si inizia un ciclo di massaggi dedicati, praticati da massaggiatori esperti in questo tipo di trattamento. Al termine dell’intervento il Paziente va tranquillamente a casa propria con i numeri di telefono dei medici reperibili giorno e notte per ogni esigenza, assumerà analgesici al bisogno ed antibiotico per 7 giorni. Non c"è un dolore importante, se non una sensazione di pesantezza e affaticamento della parte. La prima visita di controllo è prevista, come per tutti i nostri interventi, dopo 24 ore. Dopo 7-8 giorni verranno rimossi i punti delle microincisioni.Le complicanze della Lipoaspirazione nella nostra esperienza sono pressoché nulle. In 20 anni non abbiamo mai avuto nessuna evenienza di tipo clinico, ed i ritocchi sono numericamente irrisori. Esistono lievi asimmetrie, eventualmente correggibili. LIPOASPIRAZIONE IN POCHI PASSI Incisione: pochi mm Durata: in relazione all'area Anestesia: locale + sedazione Degenza: ambulatoriale Pre/Post Testimonianze Altri trattamenti